In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore rastrello.
Indipendentemente dal fatto che tu abbia un orto o un piccolo giardino, se c’è uno strumento che non può mancare è proprio il rastrello. E il rastrello serve anche a spazzolare il prato, dopo che lo hai pareggiato con il tagliaerba, perché, anche se la maggioranza dell’erba falciata viene aspirata nel sacco, qualche filo per terra rimane sempre. Il rastrello, infatti, a differenza del forcone, serve soprattutto a raccogliere lo sfalcio da terra, dopo la pulitura del terreno, oppure le foglie cadute insieme ai piccoli rametti secchi, o altro materiale da eliminare. In pratica il rastrello ha la stessa funzione della scopa sul pavimento, da usare però sulla terra o su una stradina di campagna.
Recensione dei Migliori Rastrelli
Vediamo più nel dettaglio alcuni dei migliori rastrelli disponibili sul mercato in questo momento.
Rastrello Handy HA2028 a 14 Denti
Il rastrello Handy HA2028 è un rastrello di tipo classico, con una testa a 14 denti, realizzati in acciaio inossidabile, molto robusti. Risulta essere un attrezzo perfetto per raccogliere sfalcio, foglie e rametti spezzati da piccoli giardini o prati di dimensioni ridotte. Questo rastrello infatti è stato costruito per lavoretti di tipo hobbistico e non è adatto ad essere impiegato in zone di grandi dimensioni e non è in grado di tirare una mole di materiale eccessiva.
Risulta essere uno strumento molto maneggevole, pratico, leggero e dotato di un manico molto comodo, ma non ingombrante, essendo lungo 120 centimetri. Un manico in legno di faggio, facile da afferrare, solido e robusto, con un’impugnatura ergonomica molto efficace, trattata con una vernice trasparente. La rastrelliera invece è di colore blu, in acciaio, con 14 denti corti e molto forti, ben distanziati tra loro, ed è ottima per la rimozione di rametti secchi ed erbacce, per raccogliere ed ammonticchiare le foglie, e, se il terreno è stato rivoltato e arato, è perfetto anche per tracciare i solchi per la semina delle ortive.
Uno strumento resistente, utile in tutti i periodi dell’anno, indispensabile per dare aiuto in giardino, e per qualsiasi tipo di attività di pulizia. Infatti è perfetto anche sui viottoli, o il calpestio del patio e delle zone coperte, o addirittura sui tratti di litorale sabbiosi pieni di alghe e di detriti.
Risulta essere molto efficace anche per raccogliere la frutta a guscio caduta dai rami, come mandorle, noci e castagne. Un attrezzo sempre pronto che non tradisce le aspettative, nonostante sia estremamente economico, e che, dopo il lavoro, ha solo bisogno di essere ripulito dalle erbacce e dai resti della raccolta, e riposto in un luogo coperto e asciutto.
Il manico aderisce all’anello della rastrelliera con un sistema ad incastro, ma è preferibile assicurarlo anche con una vite autofilettante, approfittando del foro che è stato realizzato in cima all’anello conico di giunzione. Le sue misure sono 125 centimetri x 35 x 8 e il suo peso, montato, è di 771 grammi.
Ultimo aggiornamento 2024-12-08 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Rastrello Gardena Combisystem
Il Rastrello Gardena Combisystem è un attrezzo regolabile ed utilizzabile sia come rastrello che come scopa. I denti della sua rastrelliera sono realizzati in acciaio molto flessibile, ed è possibile avvicinarli tra loro, in modo da raccogliere anche del materiale minuscolo, oppure allargarli per ampliare la superficie di azione.
I materiali usati per realizzare il rastrello Gardena Combisystem sono tutti di ottima qualità, cosa che ti garantisce un funzionamento costante, e una durata molto lunga, soprattutto se lo tieni sempre pulito, al coperto e all’asciutto, con la rastrelliera in alto e il manico in basso.
Il manico, di ottima qualità, è lungo 130 centimetri, cosa che rende questo rastrello particolarmente maneggevole per rimuovere le foglie e lo sfalcio leggero, mentre non è adatto a rimuovere cumuli compatti e particolarmente grandi e pesanti. Infatti Rastrello Gardena Combisystem è un attrezzo per piccoli lavori, di media entità, da usare sul prato per ripulirlo dei fili d’erba tagliati o dalle foglie autunnali.
Decisamente particolare è il tipo di aggancio tra il manico e il rastrello, realizzato con il sistema ad incastro CS, omologato per tutti gli altri articoli Gardena. Un sistema molto comodo, perché ti permette con un solo manico di usare tutti gli attrezzi della serie giardino, e di ricavare spazio in più nel magazzino attrezzi. E non solo, perché se preferisci un manico più lungo, o quello telescopico, lo puoi sostituire con un semplice click, prendendo uno dei tanti manici prodotti dalla casa, da quelli in legno, con l’impugnatura ergonomica, a quelli di alluminio ergoline.
Un’altra caratteristica interessante di questo strumento è la possibilità di modificare la larghezza della rastrelliera da un minimo di 30 ad un massimo di 50 centimetri, cosa che la rende ancora più funzionale.
I denti, tra l’altro, sono realizzati in acciaio di ottima qualità, zincati, e rivestiti in Duroplast per proteggerli dalla ruggine. Questi denti sono talmente flessibili da riuscire a rimuovere i fili d’erba dal prato senza scalfire il colletto della radichetta, che fuoriesce dalla superficie del suolo.
Tra l’altro il sistema, che ti permette di regolare la larghezza del rastrello, è talmente semplice e scorrevole che basta un attimo per modificare la sua estensione, e fermarla con una pratica manopola di plastica resistente. Il rastrello Gardena Combisystem è davvero un attrezzo comodo e funzionale, che può tornare utile in moltissime situazioni, a patto però di utilizzarlo entro i limiti consentiti dalla sua robustezza, concepita per realizzare lavori leggeri e di piccola entità, e non per trascinare grandi ammassi di materiale o aprire solchi nella terra. Uno strumento che pesa 650 grammi, e che gode anche della garanzia Gardena, della durata di 25 anni.
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Rastrello Fiskars a 12 Denti
Il rastrello Fiskars è un rastrello universale da giardino, dotato di 12 denti curvi, realizzati in acciaio temperato, e un manico in alluminio.
Uno strumento molto maneggevole, anche grazie al suo peso contenuto, che lo rende perfetto per i piccoli lavori di pulitura e per livellare e preparare il terreno già lavorato. Essendo realizzato con materiali di alta qualità questo rastrello, se usato entro i limiti della sua naturale resistenza, è in grado di durare anni rimanendo perfettamente efficiente.
La testa della rastrelliera è lunga 36 centimetri ed ha 12 denti affilati e appuntiti, forgiati in ottimo acciaio, grazie all’alta percentuale di carbonio temperato presente nella lega.
Il manico invece è in alluminio, leggero e resistente, ed ha un’impugnatura comoda ed ergonomica. La sua lunghezza è di 164 centimetri, ed è superiore alla media degli strumenti della sua categoria. Una caratteristica che ti consente di lavorare senza affaticare le braccia e la schiena. Il rastrello Fiskars a 12 denti è uno strumento estremamente utile purché non utilizzato per lavori pesanti. Infatti è ottimo per raccogliere foglie secche, rametti e resti di sfalcio, tirare via dal terreno qualche pietra minuscola, e livellare le zolle di terra. Risulta essere utile anche per spargere il pacciame, indispensabile per la protezione naturale del terreno, separando lo sfalcio fine dai rami e i pezzi di corteccia.
Uno strumento resistente, sicuro e innovativo grazie al suo particolare design finlandese, che pesa solo 600 grammi.
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Rastrello FoliOp a Doppio Pettine
Il rastrello FoliOp, grazie al suo sistema a doppio pettine, è ottimo per rastrellare terreni soffici e per raccogliere le foglie secche, sollevandole da terra, anche se sono bagnate.
Risulta essere perfetto anche per i rametti secchi e le erbacce. Il doppio pettine, infatti, ti mette nelle condizioni, chiudendosi, di afferrare il cumulo di foglie e di spostarle direttamente nel sacco dello sfalcio. Un sistema di chiusura che è azionato da un meccanismo particolare, che puoi gestire direttamente dall’impugnatura, e che fa avvicinare il secondo pettine al primo, fino a farlo chiudere praticamente sopra. Un meccanismo che non solo fa scorrere i due pettini uno verso l’altro, ma ne garantisce il blocco, e che funziona con un sistema realizzato in polipropilene, e robusti cavi in acciaio, montati su una struttura portante in alluminio.
Ognuno dei pettini è lungo 56 centimetri e monta 28 denti robusti, in polipropilene, solidi quanto flessibili. Il manico invece è in legno, ed è lungo 165 centimetri, quindi quanto basta per consentirti di lavorare senza sovraccaricare eccessivamente braccia e schiena.
Uno strumento da tenere all’asciutto e al riparo, per averlo sempre al massimo dell’efficienza.
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Come Scegliere un Rastrello
Vediamo come risulta essere è fatto e come scegliere un rastrello.
La forma del rastrello
La forma del rastrello dipende dall’uso che ne devi fare, anche se di base ogni rastrello è realizzato con un elemento orizzontale che regge i denti, detti anche rebbi, e i denti appunto.
Poi c’è un manico lungo e tondo, per poterlo tenere ed utilizzare, che si infila nell’anello che c’è nel reggi rebbi, cioè l’elemento orizzontale a cui sono attaccati i denti.
La caratteristica che identifica il rastrello, e lo distingue dal forcone, è che i rebbi sono ad uncino e non diritti. E sono anche più corti, più vicini, e, in alcuni modelli, sono anche elastici e si può regolare la distanza tra loro. Una caratteristica, questa, che permette al rastrello di potersi muovere più agevolmente, anche tra i piccoli ostacoli.
Fondamentalmente comunque le forme sono due. C’è il rastrello classico, più resistente, fatto con un reggi rebbi che ha la forma di una bacchetta orizzontale, sulla quale i rebbi sono stati saldati o, nei modelli più sofisticati, anche giuntati con dado e bullone, in modo da poterli sostituire. I rebbi sono ad uncino, con un angolo interno di circa 120 o 130 gradi, e sono a forma di triangolo isoscele allungato, praticamente simili ai denti di una forchetta.
Poi c’è il tipo più elastico, con un reggi rebbi a forma trapezoidale e i rebbi a forma di fettucce sottili e molto lunghe. Questi rebbi sono impernati al trapezio in modo da potersi avvicinare e allontanare tra loro, formando una forbice più o meno stretta, che, una volta impostata, viene tenuta ferma con un vitone e dado a farfalla.
In ambedue il manico va fissato all’anello del reggi rebbi, o semplicemente incastrandolo, oppure mettendo una vite zincata autofilettante nel foro già predisposto sul rastrello.
Le misure
Anche questa caratteristica dipende dall’uso che ne devi fare, ma è sempre utile tenerne almeno due di misura diversa. Per quello che riguarda il rastrello di tipo classico, puoi prenderne uno più piccolo, da 8 o 10 rebbi, che mediamente misura tra i 30 e i 40 centimetri di larghezza, e uno più grande, anche da 16 o 18 rebbi, oltre 60 centimetri, capace di tirare via una maggiore quantità di materiale e di pulire una superficie più ampia.
Il rastrello elastico invece è già regolabile per sua natura, almeno per quello che riguarda la distanza tra i rebbi e la larghezza della superficie che può pulire. La sua forma a compasso generalmente gli consente un’apertura che va da 25 o 30 centimetri a 50 o 60, e si regola con grande facilità.
Più agile sul selciato, o tra i piccoli ostacoli, spesso questo modello viene alternato al rastrello classico per definire meglio il lavoro di pulizia.
Il materiale
Per quello che riguarda il rastrello classico, il materiale, almeno nei modelli più economici, è il ferro. Robusto, abbastanza leggero, facile da lavorare e da saldare, è il materiale perfetto per realizzare un buon rastrello destinato a pulire il giardino, o il prato.
Ma ne puoi trovare anche di più sofisticati, con i rebbi avvitati e il reggi rebbi regolabile. Questi in genere sono in acciaio, e hanno i rebbi ritorti a forma di cavatappi, per incunearsi più agevolmente tra le zolle. Sono più resistenti di quelli in ferro e sono adatti sia alle operazioni di pulizia che di aratura superficiale.
Il manico invece può essere in legno, oppure, in quelli più costosi, anche in plastica resistente.
C’è da dire che le misure del diametro del bastone, che fa da manico, in genere sono standard, per cui puoi scegliere a tuo piacere se prendere il manico in legno, oppure quello in plastica, più facile da tenere saldo tra le mani.
La resistenza
Purtroppo, almeno per quello che riguarda la resistenza, dovrai regolarti ad occhio, perché è difficile trovare su un rastrello una sigla che la indichi. Considera che mediamente quello di ferro è abbastanza resistente, soprattutto se lo spessore del materiale supera i 3 millimetri. Stai attento però alle saldature dei rebbi, perché se sono scrostate, e la vernice tende a sollevarsi, vuol dire che sono state messe male e potrebbero cedere durante il lavoro.
Il rastrello in acciaio in teoria è ancora più resistente, ma, in pratica, anche in questo caso devi controllare lo spessore del materiale e, ancora più importante, il tipo di fissaggio dei rebbi all’asta reggi rebbi.
Altro punto dolente, almeno per quello che riguarda la resistenza, è l’anello che regge il manico e le sue saldature al reggi rebbi.
Ovviamente il rastrello più è resistente più pesa, per cui se il lavoro che devi fare è solo raschiare qualche foglia, e pochi fili d’erba, è inutile prenderne uno troppo pesante.
Un discorso diverso invece bisogna fare quando si parla del rastrello elastico, perché il suo grado di resistenza è decisamente minore, e il suo uso va limitato alla raccolta di materiale particolarmente leggero, come le foglie secche.
L’utilizzo
Il rastrello serva a rimuovere il materiale di risulta dal terreno, sia che si tratti di foglie e sfalcio che ci sia da rimuovere del materiale più pesante e resistente. Un rastrello di qualità viene in aiuto quindi in varie occasioni, dalla pulizia del prato, alla rimozione delle foglie dalla stradina e dal patio coperto.
Ma può tornare utile anche in piccole operazioni di aratura, di un terreno fresco e ben dissodato. Basta infatti passarlo sulla superficie, in maniera regolare, per ricavare dei solchi paralleli nei quali depositare i semi delle piantine, siano ortive o aromi, da fare crescere direttamente a terra. In questo caso infatti basta distribuire i semi, ed innaffiare subito dopo, in modo che il terreno si pareggi, e il seme getti il virgulto.
Ovviamente ogni tipo di rastrello è più adatto ad un uso piuttosto che ad un altro. Per cui se devi solo raccogliere foglie, sfalcio e materiale leggero, probabilmente ti conviene scegliere quello più elastico e regolare la forbice in base alla zona da pulire. Se invece devi raccogliere del materiale più resistente, soprattutto se non è completamente sradicato, allora un rastrello di qualità è quello che fa al caso tuo.
Considera però, in questo caso, che se il materiale da rimuovere è particolarmente resistente e intrecciato, e usi il rastrello grande, la fatica aumenta. Quindi comincia il lavoro col più piccolo, e solo dopo completa i cumuli col più grande.
Se invece ti serve anche per la semina, la scelta migliore è quella di prendere il rastrello d’acciaio, con i denti a cavatappi, più agile tra le zolle e più resistente alla torsione. Ancora meglio se prendi quello con i rebbi fissati con dado e bullone, perché puoi sostituirli quando si rompono, o si consumano, a causa del contatto con la sabbia e la terra.
Rastrelli più Venduti Online
Per concludere proponiamo una lista dei rastrelli più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2024-11-12 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API