In questa guida spieghiamo come scegliere una carotatrice e perché dovresti utilizzarla per il tuo prato
Di conseguenza, oggi scopriremo anche in cosa consiste la carotatura e quali sono i grandi vantaggi per il manto erboso. Considera che ogni prato ha sempre bisogno di attenzioni e di una manutenzione costante nel tempo, e la carotatura fa parte di questo insieme di operazioni da eseguire periodicamente.
Caratteristiche della Carotatrice per Prato
La carotatrice è un attrezzo che presenta una serie di fustelle cave e un apparato in grado di generare un moto di rotazione continuo. Grazie a questi elementi, la macchina in questione riesce ad estrarre dal prato dei cilindretti di terreno. Questi ultimi somigliano, per forma e dimensioni, a delle vere e proprie carote di terra.
Come vedremo in seguito, durante la fase di carotatura del prato questi cilindretti possono essere poi ridistribuiti sulla superficie del terreno, in modo da ottenere diversi effetti positivi.
Da sottolineare che, in genere, le carotatrici effettuano dei fori con una profondità che arriva all’incirca a 5 o 7 centimetri. Di fatto, la carotatrice è il macchinario che rende possibile la fase di carotatura, e questa necessita quindi di un approfondimento.
Come Funziona la Carotatura di un Prato
La carotatura del prato, detta anche bucatura, è un’operazione che consente di estrarre dal prato cilindri di terreno. Si parla dunque della fase che vede l’estrazione dalla superficie dei cilindretti di terreno misto ad erba, noti anche come nucleo di terreno.
Di fatto, tramite la carotatura si procede alla foratura del terreno, creando una serie di buchi con una profondità che si attesta intorno a 6 o 7 centimetri.
In seguito, quei fori presenti sulla superficie vengono riempiti utilizzando altri materiali, come la sabbia. Non a caso, la fase successiva alla carotatura viene appunto detta sabbiatura.
Tramite la sabbiatura, i fori prodotti con la carotatrice per il prato vengono colmati così da potere migliorare il calpestio eliminando qualsiasi buco o rialzo. Da sottolineare che l’impiego della sabbia non risulta essere obbligatorio, visto che in certi casi la sabbiatura viene effettuata semplicemente con del terriccio.
Come anticipato poco sopra, poi, i cilindri di terreno estratti possono essere redistribuiti sul prato, se le circostanze lo consentono. In pratica, durante questa fase, i cilindretti di terra ed erba vengono posizionati sul prato, dandogli così la possibilità di asciugarsi. Poi vengono sminuzzati ed arieggiati, distribuendoli di nuovo sulla superficie attraverso l’uso di una rete a maglie snodabili. Da specificare che queste reti devono risultare appositamente progettate per non procurare danni agli steli dell’erba.
Poco sopra ti abbiamo spiegato che le carote di terra estratte con la carotatrice possono avere una lunghezza media intorno a 5 o 7 centimetri. In realtà, la carotatrice può arrivare ad estrarre dal prato dei cilindretti con una lunghezza fino ad un massimo di 15 centimetri
Per quanto riguarda il diametro, invece, la misura va da 6 millimetri a 18 millimetri.
Infine, è il caso di sottolineare che ogni carotatura dovrebbe coprire almeno il 10% del prato con un minimo di 100 o 150 fori per metro quadro.
Se il substrato lo consente, conviene procedere alla redistribuzione delle carote, perché questo tipo di operazione offre la possibilità di attuare un rimescolamento della terra con parti organiche, le quali abbondano di attività microbica.
In altri termini, ciò permette ai microorganismi presenti nei cilindri di terreno estratti di favorire la decomposizione dello strato di feltro eccedente.
Vantaggi della Carotatura di un Prato
L’uso della carotatrice per prato consente di ottenere diversi vantaggi.
Nello specifico, L’operazione viene consigliata per permettere al manto erboso di scompattarsi, migliorando l’ossigenazione del substrato e ottimizzando il passaggio dei liquidi in direzione delle radici dell’erba.
Bisogna specificare che la carotatura viene effettuata per decompattare uno strato superficiale che potrebbe funzionare negativamente da barriera. Il motivo è da individuare nel fatto che il calpestio continuo del prato, anche da parte dei veicoli, favorisce la formazione di uno strato di feltro che, se eccessivamente corposo, finisce per soffocare il terreno.
Non a caso, la carotatura viene consigliata quando lo strato di feltro supera un centimetro di spessore, creando una vera e propria crosta sul prato.
Attenzione, perché lo strato di feltro non è negativo, perché ha il fondamentale compito di rallentare l’evaporazione dell’umidità. Quando però diventa troppo spessa, la crosta di feltro ha un effetto dannoso, in quanto impedisce agli steli d’erba di crescere.
Questo avviene perchè lo strato in questione costringe le radici a crescere quasi in superficie e quindi le espone maggiormente al pericolo portato dai funghi e dalle muffe.
Esistono dei segnali inequivocabili che ti dicono che è arrivato il momento di usare la tua carotatrice per prato. Nella fattispecie, puoi capirlo quando noti la comparsa di zone giallastre sul manto erboso, spesso danneggiate, spoglie o del tutto diradate. In quel caso significa che il suolo è eccessivamente compatto, con tutte le conseguenze negative che abbiamo già analizzato in precedenza.
Quando Effettuare la Carotatura di un Prato
Adesso che sai in cosa consiste la carotatura, ti starai giustamente chiedendo quando farla e quale risulta essere la stagione migliore per procedere.
Bisogna iniziare con una considerazione importante, la foratura del prato è un’operazione che porta molto stress all’erba, in quanto invasiva. Di conseguenza, si consiglia di carotare il terreno quando il manto erboso è in un momento di intensa crescita vegetativa, dunque quando è meno debole. Per questo, i momenti migliori per procedere sono a fine estate, cioè da settembre a ottobre, e all’inizio della stagione primaverile, cioè da marzo ad aprile. Inoltre, è importante ricordare che la carotatura andrebbe fatta come minimo almeno una volta ogni dodici mesi.
Un altro aspetto importante da considerare è l’umidità del suolo, che non dovrà essere troppo bassa o troppo elevata. Se il terreno è troppo secco, la carotatura potrebbe risultare inefficace, perché le fustelle non riuscirebbero a penetrare il terreno fino alla profondità necessaria. Se invece l’umidità è troppo elevata, la foratura causerebbe un incremento della costipazione del suolo.
C’è un altro elemento che merita di essere studiato, cioè le dimensioni del feltro, che potrebbe essersi sviluppato in maniera eccessiva. In questo caso, prima di procedere con la carotatura, si suggerisce di arieggiare il terreno e, in seguito, di evitare di redistribuire il terreno estratto sul manto erboso.