In questa guida spieghiamo come utilizzare l’erba tagliata di un prato.
Hai deciso di potare il prato ma non sai come liberarti dell’erba tagliata? Lo sapevi che si può riciclare? Già, perché il verde risultante dalle operazioni di potatura può rivelarsi molto più utile del previsto. In genere, dopo aver ordinato il giardino e aver potato il prato, una delle prime operazioni che si è portati a fare è quella di raccogliere l’erba tagliata in grandi sacchi, così da poterla smaltire più facilmente presso le isole ecologiche. In realtà, è possibile riutilizzare i residui della potatura per creare concimi naturali o per eseguire la pacciamatura in modo ecologico. Il tutto, cercando di avviare il giusto processo di decomposizione dell’erba. Sei curioso di scoprire come? Allora continua nella lettura: in questa guida ti spieghiamo come utilizzare l’erba tagliata del prato per evitare gli sprechi e creare fertilizzanti biologici, efficaci e amici dell’ambiente.
Il mondo del giardinaggio si divide in due fazioni: mentre alcuni preferiscono lasciare l’erba tagliata dov’è, rischiando di fare marcire il prato per mancanza di luce e ossigeno, altri scelgono di raccoglierla in grandi sacchi e contenitori, da trasportare in un secondo momento presso punti di smaltimento idonei. La prima soluzione è sicuramente la più comoda e veloce, mentre la seconda richiede una quantità di tempo e fatica non indifferenti. Fortunatamente, esiste però una terza via, che consiste nel riutilizzare l’erba tagliata del prato a proprio favore, al fine di ottenere
-concime naturale da utilizzare sul prato
-compost biologico per creare fertilizzanti
-materiale per la pacciamatura di orti e aiuole
Per farlo in modo corretto, è possibile acquistare strumenti appositi capaci di velocizzare notevolmente il processo di decomposizione dell’erba, così da ottimizzare i tempi e ridurre i costi. Il riciclo comporta infatti una serie di vantaggi davvero importanti, impossibili da ottenere in altri modi
-permette di risparmiare tempo e fatica, evitandoti di dover raccogliere e trasportare i rifiuti
-permette di sostituire fertilizzanti chimici con composti naturali, salvaguardando l’ambiente
-aiuta a risparmiare denaro, sostituendo i materiali per concimazione e pacciamatura.
Fatte queste premesse, è venuto il momento di approfondire ciascuna operazione più nel dettaglio.
Utilizzare l’erba tagliata come concime
Scegliendo di riutilizzare l’erba tagliata, potrai creare in modo gratuito e naturale circa il 25% di concime necessario per curare il tuo giardino. Uno dei modi più veloci e comodi per farlo, è quello di sfruttare il sistema mulching, una tecnica di taglio offerta da alcuni modelli di tagliaerba.
I tosaerba mulching permettono infatti di potare il prato con una speciale lama, la quale sminuzza istantaneamente l’erba tagliata fino a polverizzarla. Grazie a questa operazione, gli scarti del taglio vengono rilasciati sul prato in modo omogeneo, creando un sottile strato di materia organica capace di decomporsi molto velocemente.
In questo modo, è possibile tagliare e concimare il prato in un solo passaggio. Per ottenere il massimo dei benefici da questa operazione, il consiglio è quello di tagliare l’erba frequentemente, all’incirca ogni settimana. In questo modo, i fili non diventeranno troppo alti, e il tagliaerba mulching riuscirà a sminuzzarli in modo ottimale, senza rischiare di soffocare il prato.
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Eseguire la pacciamatura con l’erba tagliata
Se non sei interessato a concimare il prato con l’erba tagliata, non preoccuparti: potrai comunque riciclarla per eseguire una pacciamatura delle tue aiuole efficace e naturale. Grazie a questa tecnica infatti, fiori, piante, erbe aromatiche e alberi da frutto possono essere protetti dall’attacco di fastidiose erbacce, spesso infestanti e dannose per le specie più delicate. Solitamente, la pacciamatura viene eseguita con materiali industriali comprati in vivaio, come per esempio aghi di pino, cortecce essiccate, tessuti sintetici, plastica, sabbia o pietre di varie dimensioni.
Per risparmiare sull’acquisto di tali materiali, un’ottima idea è quella di utilizzare l’erba tagliata del prato. Attenzione però: prima di disporre l’erba sulle aiuole e nell’orto, dovrai necessariamente farla seccare: l’erba appena tagliata infatti, è troppo umida per essere posata, e rischia di marcire creando una placca di rivestimento troppo spessa. Per fare una pacciamatura in modo corretto quindi, dovrai seguire questi semplici passaggi
-Esegui la normale potatura del prato
-Raccogli l’erba di risulta e accumulala in una zona del giardino esposta al sole
-Lascia seccare l’erba fino a quando non rilascia almeno il 90% di acqua
-Aggiungi all’erba tagliata foglie secche e paglia
-Mescola il tutto e posizionalo intorno alle piante da proteggere.
Prima di depositare il materiale da pacciamatura nei presi delle colture, verifica che al suo interno non siano presenti frutti, bacche o semi: in caso contrario, potresti ritrovarti con più erbacce di prima.
Erba tagliata da utilizzare nel compost
Un ulteriore utilizzo interessante dell’erba tagliata è rappresentato dal compostaggio. Acquistando un composter infatti, potrai inserirvi all’interno i tuoi scarti al fine di trasformarli in un fertilizzante naturale. Questa operazione ti permette di creare ciclicamente materiale organico ricco di sostanze utili per fertilizzare l’orto, aiutandoti a risparmiare denaro e a non inquinare l’ambiente con fertilizzanti chimici. In commercio è possibile trovare moltissimi composter pensati per raccogliere gli sfalci e le foglie secche: queste ultime sono essenziali per favorire una corretta decomposizione dell’erba. Inoltre, le foglie secche aiutano ad evitare la formazione di cattivi odori, permettendoti di godere appieno del tuo giardino.
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Se non vuoi comprare un composter inoltre, devi sapere che potrai crearne uno fai da te in pochissimi passaggi: tutto quello che ti serve è un bancale in legno o un cilindro in rete metallica, da posizionare in una zona del giardino a mezzombra. L’aerazione del composter è molto importante, in quanto consente di evitare la putrefazione dei materiali. Oltre all’erba tagliata infatti, potrai inserirvi all’interno anche residui organici di origine vegetale come bucce, scarti di preparazione degli alimenti e gusci d’uovo.
Le sostanze decomposte all’interno del contenitore, con il passare del tempo creeranno un materiale simile alla torba, molto fertile e facile da disporre sulle colture. In generale, la decomposizione dell’erba richiede pochissime settimane: l’importante è tagliarla spesso per ottenere un residuo abbastanza piccolo, all’interno del quale passi aria e non si creino zone di ristagno.